Edizione 2022
Oltre i conflitti
I conflitti sono esperienze quotidiane e costanti della nostra vita: ci si illude di poterli evitare per avere la pace, ma bisogna invece imparare a gestirli.
E’ importante cambiare atteggiamento verso il conflitto, padre di tutte le cose, come dice Eraclito, che può diventare uno spazio di possibile creatività.
Oggi più che mai sono necessarie competenze legate alla comunicazione, che consentano alle diversità di integrarsi e armonizzarsi incontrandosi sul piano simbolico, anziché combattendosi in soprusi e guerre.
In una società complessa, l’arte della convivenza è ancora molto da inventare.
Eraclito dice che attraverso la giustizia c’è sempre discordia, che non ci può essere niente di giusto senza l’ingiusto non ci può essere concordia senza discordia, e che la guerra è il principio stesso del pensiero e del linguaggio. Anche il pensiero deve necessariamente essere costruito su una logica di opposti e di contrari.
In un momento storico come questo, in cui ci si vuol illudere che ci sia un rimedio per tutto, si cercano rapporti perfetti, si soffre perché il conflitto è spesso un dato di fatto, ovunque e nel mondo.
L’accettazione dei contrasti , consente di accorgersi della necessità di imparare a gestire il conflitto come momento di crescita, convivere con situazioni dissonanti, sapendo che spesso non c’è una soluzione, ma è possibile comunque una trasformazione.
L’ARTE È VEICOLO DI TRASFORMAZIONE DI NUOVE VISIONI, DI CAMBIAMENTO, DI CONFRONTO.
Il Festival Ramificazioni propone al pubblico una visione oltre il conflitti, manifestando la libertà assoluta che ancora l’arte è capace di donare, più specificamente rivolta a ciò che può dirci sul nostro futuro, non come proiezione di un presente livoroso e conflittuale, ma come spazio di possibile riflessione.